Subject:
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Re: Sumo!!
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Newsgroups:
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lugnet.loc.it
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Date:
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Tue, 20 Feb 2001 22:06:42 GMT
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Viewed:
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407 times
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In lugnet.loc.it, Sergio Lorenzetti writes:
> > > Non credo che nell'etimologia della parola "robot" entrasse in gioco
> > > l'intelligenza. Sono sicuramente robot, in quanto macchine che compiono un
> > > "lavoro".
> > Hai ragione, mi sono espresso male. Ciò che intendevo dire è che non sono
> > robot perché non sono *autonomi* bensì teleguidati. Questa distinzione
> > rispecchia sia la moderna accezione del termine robot, sia quella narrativa
> > in cui il termine è stato per la prima volta impiegato da Karel Capek
> > (termine però coniato da suo fratello Josef), in cui i due elementi chiave
> > sono "lavoro" e "autonomia", cioè la capacità di svolgere un qualsasi
> > compito senza intervento da parte di un operatore.
>
> Uhm ... touchè 8-)))
>
> Comunque, tralasciando questa gente con tui tu evidentemente ceni tutte le
> settimane 8-))) non vedo una definizione diversa
> Voglio dire .... facciamo una dimostrazione per assurdo .... se non sono >robot, cosa sono ??
Questo non lo so. Modelli radiocomandati?
In un vecchio libro, "How to design and build your own custom robot" (1981),
David Heiserman li chiama PARABOT: "A parabot is a machine that can behave
in a fashion similar to that of a robot, but is not a robot in the truest
sense. A parabot is a machine that lacks an element of autonomy or
self-determination. It is generally a machine that is controlled by a human
operator....".
Non so però quanto questa definizione sia universalmente riconosciuta. Anche
se la definizione sembra convincente, io non ho mai sentito il termine
"parabot" da nessun altra parte :-)
OT: spulciare tra i vecchi libri mi ha fatto ricapitare in mano
"Introduzione all'APL e alle sue applicazioni", con cui io e Antonio
l'ultima volta che è stato qui ci siamo fatti risate fino alle lacrime. Vi
cito qualche passo meritevole dalla quarta di copertina:
"... Il fenomeno del personal computing passa per la via obbligata di
rendere più facile, flessibile e creativo il colloquio tra l'uomo e la
macchina. In tale contesto la strada maestra è costituita dall'APL, che è un
linguaggio di programmazione particolarmente semplice, conciso e potente,
rivolto verso la mentalità e le esigenze dell'utente finale..." :-)))
E' incredibile cosa possono fare vent'anni a un libro: dovrò passarlo dallo
scaffale "informatica" allo scaffale "fiction", o forse meglio ancora a
quello "umorismo" :-)
E comunque anche allora l'APL era ostico e criptico, e richiedeva una
tastiera speciale piena di simboli simili a geroglifici. Questo commento
dell'autore dimostra che già c'era una certa diffusione di allucinogeni
pesantissimi :-)))
Ciao
Mario
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Message has 2 Replies: | | Re: Sumo!!
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| (...) Beh ... ok, in questo caso particolare si 8-) (...) Uhm ... scusa ma facendo i pignoli, qualunque macchina è controllata da un operatore umano, che poi l'operatore umano lo faccia tramite un joystick o un programma non dovrebbe fare differenza (...) (24 years ago, 21-Feb-01, to lugnet.loc.it)
| | | Re: Sumo!!
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| (...) Direi che questa è l'unica definizione possibile. Un robot deve essere probrammabile per definirsi tale. (Se no anche lo schiaccianoci sarebbe un robot :-) bye Bernardo (24 years ago, 21-Feb-01, to lugnet.loc.it)
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Message is in Reply To:
| | Re: Sumo!!
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| (...) Uhm ... touchè 8-))) Comunque, tralasciando questa gente con tui tu evidentemente ceni tutte le settimane 8-))) non vedo una definizione diversa Voglio dire .... facciamo una dimostrazione per assurdo .... se non sono robot, cosa sono ?? (...) (24 years ago, 20-Feb-01, to lugnet.loc.it)
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