Subject:
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Re: Specifiche per il plastico ItLUG (ovvero il diorama città/treni)
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Newsgroups:
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lugnet.org.it.itlug
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Date:
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Tue, 12 Dec 2006 16:53:18 GMT
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Viewed:
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2898 times
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In lugnet.org.it.itlug, Mario Ferrari wrote:
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Personalmente sono disposto a sacrificare il rapporto tra edifici e minifig.
Voglio dire che se un edificio dovessere essere vivibile per i minifig ci
ritroveremmo con edifici molto larghi e relativamente bassi, mentre il
plastico risulta più aggraziato se rispettiamo le proporzioni degli edifici
umani. Daltronde è un principio già accettato nelle vostre regole, dato che
certamente in una vettura larga 4 o 5 studs non possono trovar posto 4
minifgs :-)
Quindi, tornando alla scala degli edifici, la mia proposta è di adottare
qualcosa di compreso tra 2,5 e 3 studs per metro. Che ne pensate? Anche scale
un po più grandi sarebbero accettabili (es 4 studs/m), però IMHO è più
interessante un plastico con molti edifici più piccoli di uno con pochi
edifici molto grandi. Inoltre è meno tedioso da costruire e meno faticoso da
trasportare :-)
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Dopo un colloquio con il responsabile del piano regolatore, Arch. Morelli ;-P
siamo giunti allaccetazione della proposta dei 3 stud/metro, con la
possibilità di localizzate compressioni (stile Legoland) in modo da rendere gli
edifici visivamente proporzionati e di dimensioni apparenti superiori alle
reali. Di solito capita che a Legoland i piani inferiori dei palazzi siano di
dimensioni superiori rispetto ai piani superiori, in modo da ottenere come
effetto finale palazzi con molti piani ma di dimensioni contenute. In pratica si
conviene di utilizzare trucchi simili a quelli usati in nella torre di Pisa
(dove si tentò, invano, di raddrizzarla aggiungendo piani che tendono ad
incurvarsi in senso opposto alla pendenza) o nella piazza Vittorio Veneto di
Torino (in cui un artificio geometrico sulle dimensioni dei palazzi fa sembrare
la piazza in piano, anche se in realtà presenta un dislivello di 7 metri tra
lestremità volta verso il centro città e quella vicina al fiume).
Personalmente trovo più bello un plastico cittadino in cui si possa ammirare un
ampio spaccato della città e non solo una strada. Per questo motivo si
incoraggia la creazione di vie secondarie allinterno dei propri moduli. Per
alcuni edifici molto grandi (come grattacieli o stadi), si potrebbe lasciare la
libertà di usare scale di riduzione maggiori, onde poter far stare tutto
ledificio dentro i 150 cm disponibili nel modulo (sui 2 metri, 50 cm si perdono
occupati dai binari del treno). Ovviamente tali libertà devono essere motivate
da una palese necessità.
Sui vincoli dellarredo urbano, questi sono più cromatici che stilistici. Solo
nel caso dei lampioni sembrava opportuno avere un modello di riferimento, non
tanto per limitare la propria immaginazione, quanto per dare un senso di
continuità al plastico (stesso discorso potrebbe valere per la massicciata della
ferrovia o per la forma dei marciapiedi).
Che ne dite?
Ciao!
Luca
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