Subject:
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OT: Iper-space Led
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Newsgroups:
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lugnet.loc.it
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Date:
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Sat, 31 Mar 2001 22:08:13 GMT
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Scusate la lunga divagazione OT, ma ho appena finito di leggere un articolo
su ScientificAmerican (versione USA) a proposito di una nuova tecnologia
battezzata pomposamente Iper-space Led. Tra la difficoltà dei termini
tecnici inglesi e la difficoltà dell'argomento non sono sicuro di aver
compreso bene il contenuto dell'articolo, anzi sono sicuro di non averlo
compreso bene :-)
Voi ne avete mai sentito parlare? Magari mi sapete spiegare in parole
semplici come funziona...
Dal quel che ho capito si tratta di una applicazione nel campo ottico dello
stesso effetto quantistico che viene sfruttato nei diodi-tunnel, cioè la
possibilità che una particella, in questo caso un fotone, si trovi per
effetto del suo campo di probabilità al di là di un ostacolo senza averlo
fisicamente attraversato (da qui il nome iper-space). A questo principio
viene affiancato quello della diffrazione quantistica, quello del famoso
esperimento mentale col gatto nella scatola morto o vivo a seconda della
fessura che la particella ha attraversato :-)
Insomma, in sintesi, questa teconologia permetterebbe di analizzare un
oggetto tridimensionale ricostruendone la forma in base a letture di
particelle confrontate con densità di probabilità attese. Una serie di LED
di tipo particolare bombarda l'oggetto con fotoni e un'altra serie di
recettori ne rileva i risultati. Dall'incrocio delle matrici di emissione e
lettura si ricava l'immagine tridimensionale dell'oggetto. Una specie di
scansione 3D.
La tecnologia più simile che mi viene in mente è l'olografia, dove si
costruisce una figura di interferenza da cui si può riprodurre l'immagine
completa dell'oggetto. Ma qui mi sembra che siamo decisamente oltre. Tra
l'altro pare che un'azienda americana stia già sviluppando dei prototipi
commerciali, si chiama Spider non-so-cosa, forse Spider & Pleace o un nome
simile.
Vi immaginate avere un sensore Mindstorms in grado di riconoscere la forma
degli oggetti che ha davanti...! Ok, il problema maggiore sarà quello di
comprimere l'informazione nei 10 bit della porta di input :-)))
Ma è pur sempre lecito sperare, come dicevano i latini: "lapides prece"!
Ciao
Mario
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