Subject:
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Re: Euro e Shop@Home
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Newsgroups:
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lugnet.loc.it
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Date:
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Fri, 4 Jan 2002 16:59:38 GMT
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Viewed:
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322 times
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Concordo.
Pur dovendo far notare che la pratica è sempre molto distante dalla
teoria... (Oppure, se preferite, come diceva: tra il dire ed il fare c'è di
mezzo il fare...)
Comunque, a causa della mia attività professionale, sono quotidianamente a
contatto con grosse realtà distributive in Italia e vi posso garantire che
già negli anni scorsi la tendenza al livellamento è stata fortissima.
I cosiddetti "trader", (quelli che fanno il lavoro di importare
parallelamente il "Coccolone", ma in grande) sono andati progressivamente
sparendo negli ultimi tempi. I pochi rimasti sfruttano ormai nicchie di
mercato di scarsa rilevanza.
L'introduzione dell'Euro come moneta contante (e quindi l'esposizione dei
prezzi in una unità di conto comune) non potrà che accelerare questa
tendenza, potendo sfruttare la pressione dei consumatori (e delle loro
associazioni) come ulteriore spinta al livellamento.
--
Cheers
Carlo
LUGNET #24
"Mario Ferrari" <mario.ferrari@edis.it> wrote in message
news:GpF8J3.Dqu@lugnet.com...
> "Axeman" <arrarraamici@tin.it> ha scritto:
> > > > di valuta, se aquistato in austria costa 207 euro e in germania 199.99?
> > > > mah... misteri della lego...
> > > mercati. Quest'ultimo comunque è un provvedimento che può solo tamponare
> > > temporaneamente l'effetto, perchè è chiaro che alla fine i prezzi dovranno
> > > essere livellati, altrimenti si creerebbero mercati di importazione
> > > parallela che non possono far altre che danneggiare le reti di distribuzione
> > > locali, livellando comunque i prezzi.
> >
> > E' un po' difficilotto livellare i prezzi, se il potere d'acquisto della
> > valuta è diverso ... un euro per un italiano (con uno stipendio medio X) non
> > vale come un euro per un tedesco (con uno stipendio medio Y) ...
>
> Vero. Però questa è una situazione temporanea, destinata in gran parte a
> sparire. Per la semplice ragione che, pur con tempi più lunghi, i lavoratori
> seguono le stesse leggi economiche delle merci: se in un paese guadagno di
> più, o ho più potere di acquisto a parità di guadagno, mi trasferisco là.
> Oggi per qualsiasi cittadino dell'UE, dal punto di vista burocratico, è
> veramente facile lavorare in qualsiasi altro paese dell'UE.
>
> E comunque, a prescindere dai movimenti dei lavoratori, i prezzi delle merci
> *devono* livellarsi. Se, per esempio, io scopro che l'ammorbidente Coccolone
> costa in Francia il 10% meno che in Italia, faccio due conti e scopro che
> posso impiantare una attività di importazione e rivenderlo con un margine di
> guadagno e mettendo in difficoltà i distributori locali. I quali se la
> prenderanno con il produttore. Il quale, se non vuole perdere le sue reti
> distributive, dovrà porre rimedio livellando i prezzi.
> L'assenza di barriere doganali e la moneta unica rendono il mercato
> veramente "europeo", e non tollererà differenze di prezzo se non marginali
> e/o su luoghi geograficamente molto distanti.
>
> Ciao
> Mario
>
>
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Message has 1 Reply: | | Re: Euro e Shop@Home
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| Tante cose in Europa non sono eguali ... vi posso dire ad esempio che in Lussemburgo i salari medi sono molto più alti che nelle confinanti Francia e Germania, e di conseguenza c'è un notevole flusso di lavoratori verso il lussemburgo e per contro (...) (23 years ago, 4-Jan-02, to lugnet.loc.it)
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Message is in Reply To:
| | Re: Euro e Shop@Home
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| "Axeman" <arrarraamici@tin.it> ha scritto: (...) dovranno (...) distribuzione (...) non (...) Vero. Però questa è una situazione temporanea, destinata in gran parte a sparire. Per la semplice ragione che, pur con tempi più lunghi, i lavoratori (...) (23 years ago, 4-Jan-02, to lugnet.loc.it)
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