Subject:
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Re: di ritorno da Roma
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Newsgroups:
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lugnet.loc.it
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Date:
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Mon, 19 Mar 2001 10:45:59 GMT
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Viewed:
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508 times
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"Guido Truffelli" <guy@aga.it> ha scritto:
> > - Una ricca galleria di modelli technic di Domenico: sempre bello vedere
> > qualche straordinario pezzo d'epoca.
> Ad esempio?
Domenico, ti prego, elenca tu i codici che io a memoria non li so e dovrei
cercarmeli... :-)
> > - La sfida dei walker: Pietro, Gigi, Robby e il sottoscritto. Grazie a
> > Roberto per aver inviato il suo robot pur non avendo potuto partecipare di
> > persona.
> Si, ma come è andata? Quante zampe avevano? Com'era la pista? Chi ha
vinto?
Il percorso è stato disegnato da Sergio ed era lungo, direi, circa 3 metri,
forse anche qualcosa di meno.
Il mio robot, Dodi, aveva dodici piccole zampe, 6 per lato, e aveva il
sensore di luce collegato al robot con un sistema di snodi che lo manteneva
sempre in contatto col terreno anche durante le oscillazioni del robot. Non
si può dire certo che fosse un fulmine, ma era molto preciso nel seguire la
linea e molto costante nel suo progredire, per cui si è aggiudicato il primo
posto in poco più di 2 minuti (i tempi esatti ce li ha Sergio).
Al secondo posto è arrivato il robot di Roberto (nome non comunicato),
programmato sul posto da me e Sergio. Ha quattro zampe statiche, diciamo
supporti, su cui il robot appoggia mentre solleva le sue due lunghe zampe
(una per lato). Procedeva a lunghi balzi, con un'andatura a volte un po'
precaria ma comunque efficace e senza perdere il contatto con la linea. Si è
classificato secondo in circa 2'40".
I robot di Pietro e di Gigi non sono riusciti a terminare il percorso. Il
robot di Pietro, Spiderone, è basato su un disegno di Jin Sato a cui Pietro
ha aggiunto elementi di irrobustimento (quelli che erano alla legopizzata di
Campogalliano lo hanno visto). Era sicuramente il più armonico ed efficace
nei movimenti, ma purtroppo non riusciva a seguire la linea con continuità e
si è "perso" più volte in vari tentativi.ù
Il robot di Gigi, Scarafaggio, aveva una configurazione assolutamente
originale: le sei zampe, tre per lato, erano collegate ad un unico motore
che le muoveva in modo sincrono. Per correggere la direzione utilizzava un
secondo gruppo di zampe (2?), ortogonali alle altre, che sbucavano da sotto
la pancia. Molto simpatico il look, ma qualche precarietà meccanica e
qualche imperfezione nel software gli hanno impedito di completare il
percorso.
Ciao
Mario
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Message is in Reply To:
| | R: di ritorno da Roma
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| Ciao Mario, (...) Ad esempio? (...) Si, ma come è andata? Quante zampe avevano? Com'era la pista? Chi ha vinto? (...) Per un pelo, 13 :-) Ciao, Guido (24 years ago, 19-Mar-01, to lugnet.loc.it)
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